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"Esiste un'altra forma di proprietà: è la proprietà della conoscenza,  della tecnica e  del sapere"  (Giovanni Paolo II, Centesimus Annus)

Esiste un'altra forma

di proprietà:

è la proprietà

della conoscenza, della tecnica e

del sapere

(Giovanni Paolo II, Centesimus Annus)

APPROCCIO PSICOSOCIALE

L' APPROCCIO PSICOSOCIALE

L’approccio psicosociale all’analisi dell’organizzazione si occupa da un lato di cogliere come vengono vissuti ed agiti i rapporti sociali,  e come si istituiscono le dinamiche di rapporto nell’organizzazione, dall’altro di individuare come gli aspetti più oggettivi di essa, come la mission, le dimensioni, la strutturazione dei ruoli e la distribuzione del potere, i sistemi normativi etc, possono modulare i rapporti interpersonali, gli stili di convivenza.

 

Comprendere la realtà organizzativa

vuol dire capire ciò che

pur essendo irrazionale (o non razionale) e

non immediatamente osservabile

spinge e motiva i comportamenti organizzativi.

 

Un “non detto”,  appunto, che difficilmente definibile, è sedimentato nella memoria condivisa da tutti, può essere colto aiutando i membri dell’organizzazione a riflettere sulle caratteristiche specifiche  che rendono unico il loro contesto ad individuare cioè l’identità organizzativa.

 

 

L’approccio psicosociale  si propone di esplorare e di analizzare la dinamica affettiva inconscia, che caratterizza la relazione tra le differenti componenti dell’organizzazione.

È sorretto da una concezione delle forze che attraversano l’individuo, il gruppo e l’organizzazione intese come elementi interiorizzati introiettati ed entrati a far parte integrante  della struttura delle persone e dei gruppi.

Questa possibilità di esplorare e di analizzare la dinamica affettiva che caratterizza la relazione individuo e organizzazione e tra le diverse componenti dell’organizzazione consente:

 

 

 

Ogni nostro intervento ha inizio con l’analisi della domanda.

Essa è portata avanti attraverso la metodologia della ricerca-intervento.

 

La metodologia della ricerca-intervento (action-research) viene introdotta da Lewin negli anni quaranta. 

I principi di fondo sono: 

  1. il rapporto non lineare ma circolare tra teoria e prassi grazie al quale si generano processi continui di trasformazione;

  2. la partecipazione e la collaborazione più o meno estesa dei soggetti cui l’intervento di conoscenza e cambiamento è diretto. 

 

Gli obiettivi dell’action-research sono:􏰅 

  • Ampliare conoscenze e modificare situazioni esistenti sia a livello invidiale che organizzativo.

  • Legittimare la percezione dei soggetti, cioè dei membri di una organizzazione, una comunità.

  • Modificare i processi decisori.

  • Influenzare modalità di organizzazione. 

 

La ricerca-intervento mira a stimolare

il coinvolgimento dei destinatari dell’intervento,

stimolandone la partecipazione

alla pianificazione e all’indagine.

La ricerca-intervento è un processo attraverso il quale

gli individui, i gruppi, di una organizzazione

collaborano alla definizione e alla

soluzione di problemi comuni

mediante un processo nel quale “sapere locale” e

la “competenza professionale” si integrano

per promuovere un cambiamento sociale. 

 

Uno degli strumenti principali usati dal nostro studio è l’Analisi Organizzativa Multidimensionale Integrata.

A LIVELLO INDIVIDUALE

A LIVELLO ORGANIZZATIVO

un recupero di consapevolezza e riflessività

un'amplificazione degli spazi di elaborazione, di razionalità e di investimento più consapevole sugli obiettivi da perseguire, sui ruoli da svolgere, sulle relazioni interpersonali e professionali

approccio psicosociale a livello individuale

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’L’abitudine di tutti noi di avvolgerci dentro le nostre idee
per scacciare il freddo, in modo da non avere mai altri pensieri e non lasciarci turbare dai pensieri altrui,
potrebbe essere molto confortevole ma non concede spazio allo sviluppo delle idee’’.
(W.Bion)
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