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Rossella Torretta

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Via Carlo Botta, 39, 20135 Milano MI

Tel: +39 335-293136

rossella.torretta@gmail.com

Mi laureo dapprima all’Università Cattolica di Milano in lingue e letterature straniere moderne e inizio a lavorare in una multinazionale discografica americana dove vivo e sperimento le dinamiche aziendali: il potere, la competizione, le alleanze,  le sinergie, le fragilità, le rigidità, le invidie, le gelosie, l’essere donna o uomo nella gestione delle risorse.

I concetti di leadership e followership diventano da subito evidenti.

Affascinata dalle relazioni e da ciò che sembrerebbe facile fare e che però non si riesce a fare nonostante i consigli logici e i contenuti razionali ed evidenti, sempre lavorando, intraprendo un secondo percorso universitario e mi laureo a Padova in Psicologia Clinica e di Comunità.

Proseguo poi la mia formazione quadriennale in psicoterapia a Milano in psicoanalisi della relazione presso SIPRe ampliandola con una ulteriore specializzazione sullo studio dei gruppi e sulle loro dinamiche.

Sono associata SIPRe, IFPS e Nodo Group e, dal 2010 al 2016, associate editor della rivista R.P. Ricerca Psicoanalitica.

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Il mio lavoro

Il mio lavoro si divide essenzialmente tra lo studio privato, dove seguo in analisi pazienti sia in sedute individuali che di coppia o in gruppo sia studenti in analisi formativa,  e la formazione.

Sono infatti docente formatrice e conduttrice di gruppi esperienziali.

Apprendere dall’esperienza è la modalità più vicina al mio sentire e al mio modo di agire.

Far fare esperienza per poi riflettere su quanto accaduto e quanto l’esperienza fatta influenzi, spesso a nostra insaputa, il modo di agire, di pensare e il nostro comportamento in genere. Conoscersi prendendo in considerazione il peso delle emozioni  e quanto queste siano costantemente sollecitate da ogni incontro, da ogni relazione, da ogni legame, temporaneo o stabile che sia. 

I miei studi sulla complessità mi hanno portata a considerare le persone sempre più facenti parte di un tutto, inserite in un insieme di relazioni all’interno delle quali si sono costituite e continuano a riproporsi: nei luoghi di svago come in quelli di lavoro o familiari.

Le relazioni sono sempre relazioni in qualunque ambito si sviluppino e l’individuo ripropone sempre se stesso in un unico modo.

Conoscere le emozioni sottese in ogni relazione consente di conoscersi sempre un po’ di più e, di conseguenza, di non trovarsi  smarriti di fronte a uno stato d’animo che non conosciamo o che conosciamo molto ma che non sappiamo regolare e che magari ci coglie all’improvviso.

Nel mio lavoro in studio privato ho spesso contatti con manager d’azienda, uomini e donne, o imprenditori/imprenditrici che vengono da me per imparare a conoscersi. Mi fanno virtualmente entrare nelle loro aziende, nei loro uffici con i loro racconti e con i loro malesseri. Mi portano la concretezza dei loro problemi.

Conoscere la loro storia, il loro muoversi nelle relazioni degli spazi aziendali, i conflitti, le lotte di potere, le precarietà vissute davanti a nuovi passaggi di proprietà, le alleanze, i passaggi generazionali,  le difficoltà legate a un giudizio stereotipato rispetto al  sesso nella copertura di un ruolo in un determinato ambito, mi permettono di pianificare con loro interventi mirati affinché essi possano sperimentare nuovi modi di agire e di relazionarsi.

L’altro, gli altri, sono nemici nella misura in cui non si comprendono le ragioni che li muovono: capire queste ragioni, imparare a leggere le reazioni personali ai loro atteggiamenti, fornirà ulteriori elementi per comprenderne il comportamento, probabilmente ridimensionarlo e affrontarlo senza pensare di dover andare in guerra.

Togliersi  l’armatura rende più agili nei movimenti e ai movimenti corrisponde l’elasticità di fare nuove scelte e optare per nuove strategie.

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Gli interventi da me condotti vengono concertati con la De Vincenzo and Partners e si sviluppano all’interno di un progetto di più ampia portata.  

Il mio lavoro è soprattutto con i gruppi (il management, un ufficio/reparto, un gruppo di quadri) che vengono costituiti sulla base e sulle esigenze dell’intervento aziendale concordato, tramite l’applicazione di un collaudato dispositivo esperienziale.

Con il gruppo mi ritaglio uno spazio in cui vivere assieme momenti di vita, di teatralizzazione di rappresentazioni di situazioni quotidiane che emergeranno e si creeranno insieme nel e col gruppo, anche con momenti esilaranti.

Quanto rappresentato viene poi discusso ed elaborato assieme.

 

Far entrare sempre più in modo attivo chi vive l’esperienza in una realtà il più possibile vicina ai propri vissuti, è un  requisito essenziale per poter accedere a una elaborazione personale di quanto si sta sperimentando e rendere quell’esperienza realmente formativa.

Attraverso la metodologia interattiva e partecipata proposta è possibile lavorare sulle dinamiche comunicative e relazionali sollecitate proprio dal trovarsi in una situazione di gruppo.

La compartecipazione emotiva e la condivisione con l’altro di esperienze simili permette di dare una tonalità emotiva alla formazione alla quale si è avuto accesso.

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